Ho aspettato troppo tempo prima di postare questo capolavoro, ma adesso che ho avuto la conferma che cercavo, mi sembrava assurdo esitare ancora. Senza troppi giri di parole, il mio album preferito in assoluto. Mi tatuerò la sua copertina sulla nuca, e i suoi testi sulla schiena, in modo che le parole rimangano per sempre sulla mia epidermide, oltre che nella testa. Sei tracce disperate, in cui si avverte la frustrazione esistenziale di una generazione urlante verso ciò che li ha sbattuti in un luogo e in un tempo che non gli appartiene, a fare i conti con la precarietà dell'essere umano e la relatività delle sue scelte. Devastante, da ascoltare ad occhi chiusi, e le braccia aperte.
Non allarmatevi se nella pagina di download l'album è chiamato "Nati Da Altri Padri", è semplicemente la versione precedente del titolo, il contenuto resta lo stesso.
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