Leggermente diversa dall’omonima versione scandinava di poco antecedente (peccato che abbiano eliminato My Friend And The Ink On His Fingers), questa versione internazionale dell’album di esordio della band svedese contiene undici tracce. La voce di Adam Olenius, che in alcuni pezzi ricorda vagamente quella di un Robert Smith allegro, sta lì a cantare di cuori spezzati e amicizie ambigue tra vezzi electro come in The Comeback, fino alla tristezza senza scampo da domenica pomeriggio di Please Please Please. Tra le migliori c’è A Track And A Train, musica straniante e testo insospettabilmente malinconico, con i deliziosi back vocals della biondissima tastierista. Non male anche Very Loud, nella colonna sonora di “Nick & Norah : The Infinite Playlist”. Se solo si azzardassero a scendere un po’ più giù di Ravenna e dintorni per un concerto in Italia, il mondo sarebbe un posto migliore.
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